EPHEMERA

UN DOCUMENTARIO MOBILE SU UN MONDO CHE STIAMO PERDENDO

Una ricerca intima delle cose più preziose sul pianeta

Il mondo sta cambiando velocemente e irreversibilmente. Gran parte delle cose che possiamo vedere, toccare, gustare e vivere oggi sarà probabilmente scomparsa entro i prossimi trent'anni. Così, mentre ero sul punto di compiere 30 anni, ho deciso di esplorare i luoghi più rari e più fragili della Terra, prima che scompaiano per sempre. Ho sentito il bisogno di sperimentare in prima persona il rapporto tra l'Uomo e la Terra e raccontarlo in una forma onesta e poetica usando i miei strumenti preferiti. Ciò non è stato solo un'esperienza che ha segnato la mia vita, ma anche un'occasione per testimoniare la diversità del mondo e produrre documenti per i posteri.
– Angelo

Un documentario mobile e social

Per diffondere un messaggio oggi abbiamo bisogno di un formato che possa raggiungere le persone dove trascorrono la maggior parte delle loro vite (digitali). I contenuti che ho prodotto sono modellati sui social media, per sfruttare il loro consumo non lineare, multi-formato e frammentato. La sfida era quella di creare brevi storie visive di qualità, che possano essere prodotte e consumate facilmente su dispositivi mobili.

Con l'occhio del fotografo,
la mano del designer, il cuore di un italiano

Nel visitare e raccontare i luoghi che ho scelto voglio sfruttare tutte le diverse sensibilità che fanno parte di chi sono e di quello che faccio. Essere filmmaker mi ha permesso di catturare una situazione con un senso per la fotografia e il cinema. Essere un designer mi ha spinto a affrontare una situazione sconosciuta con curiosità e empatia, con un occhio diverso da quello di un giornalista. Un designer non vuole solo capire perché e come qualcuno utilizza uno strumento, ma anche comprenderne il funzionamento e la produzione. Infine sono un italiano (del Sud) e questo fa di me una persona estremamente appassionata, calorosa e socievole.

Dove e perché

Paesaggi in pericolo

Gran parte delle destinazioni che ho scelto sono naturalmente posti minacciati dal cambiamento climatico. Isole mozzafiato con paesaggi incontaminati minacciate dall'aumento di livello dei mari, enormi montagne di ghiaccio che si stanno sciogliendo lentamente. Ciò non solo cambierà la faccia del pianeta ma causerà anche la migrazione e la scomparsa di interi popoli e culture.

Culture che scompaiono

Il secondo criterio che ha guidato la mia scelta è la diversità culturale. Alcune delle destinazioni scelte sono sede di società perturbate da cambiamenti socio-economici. Volevo sperimentare e catturare le vite e le tradizioni dei popoli che ancora conservano i loro modi e costumi tradizionali in un mondo sempre più globalizzato, ma stanno perdendo terreno con le nuove generazioni. Non sto parlando solo delle ultime tribù nell'Africa meridionale, ma anche delle comunità di piccoli paesini del sud   Italia. 
300
Giorni
30
Destinazioni
1
Spedizione
Il viaggio è durato circa dieci mesi consecutivi e ha toccato circa trenta destinazioni in tutto il mondo, iniziando e finendo in Basilicata, la mia regione d'origine. Segui il pulsante qui sotto per scoprire l'importanza di ogni luogo.

Risultati

Durante il viaggio sono stati prodotti e raccolti diversi tipi di contenuto. Alcuni di questi sono stati condivisi subito sui social media, altri sono ormai disponibili in una mostra digitale su Google Arts & Culture. Altri formati digitali e su carta stampata sono previsti nei prossimi anni. 

Chi sono

Sono nato nel 1986 a Episcopia, un paesino del sud della Basilicata. Fin da bambino mostrai curiosità e talento per qualsiasi attività creativa e tecnologica. Non è un caso quindi che i miei oggetti preferiti fossero quelle macchine che potevano essere utilizzate per rappresentare, catturare, migliorare il mondo intorno a me: fotocamere, microfoni e naturalmente computer. Così nel 2005 sono partito per studiare Design in tutta Europa. Oggi vivo a Parigi dove studio il passato e il presente della tecnologia per modellarne il futuro con progetti innovativi. Sono anche un fotografo e un film-maker per osservare e raccontare il presente che mi sta a cuore.

Sono un

Designer
Per il mio 9 ° compleanno mio padre mi regalò un PC. Subito iniziai ad usarlo come uno strumento creativo, fino al punto di pensare a una carriera nella pubblicità. Tuttavia volevo usare il mio talento non solo per vendere cose, ma per inventare soluzioni per una vita migliore. Così ho lasciato il mio paese per studiare Design. Oggi sono un senior designer e associato a nodesign.net, un pluripremiato studio di design a Parigi.
Film-maker
Mi innamorai della fotografia il giorno in cui trovai una vecchia reflex in garage e inizia a veder il mondo da un mirino. Dopo la laurea e il trasferimento in Francia ho usato i miei primi risparmi per regalarmi una macchina fotografica professionale. Presto ho capito che dovevo usarla in modo significativo. Così ho deciso di raccontare quello che avevo lasciato dietro, l'Italia. Oggi sono un film-maker per cantforget.it e co-autore di italiasenzatempo.it, un progetto sul patrimonio naturale italiano.
Dronista
Quattro anni fa ho iniziato a lavorare sui droni video. È stato per me un nuovo magico incontro: una telecamera che poteva volare. I droni mi hanno aiutato a girare i miei video da un nuovo punto di vista. Tuttavia questa volta non dovevo solo usarli, ma anche progettarne il funzionamento e un modo per renderli capace di seguirmi ovunque. Ma a che serviva tutta quel potenziale quando passavo la maggior parte del mio tempo in uno studio in città? Questa volta dovevo andare oltre!

Una sfida di film-making

Questo progetto è stata anche un'opportunità per sfidare i limiti della creatività mobile, della fotografia di viaggio e del cinema. Oggi la maggior parte delle immagini che vediamo provengono da troupe televisive professionali o da almeno da un paio di viaggiatori. In ogni caso la post-produzione avviene quando il viaggio è finito o su computer portatili professionali. Il mio obiettivo non è solo quello di girare immagini di qualità cinematografica, in solitaria e utilizzando telecamere e droni semi-automatici compatti, ma anche di fare tutta la post-produzione utilizzando solo dispositivi mobili.

Una sfida di design

In quanto designer, ho visto questa esperienza anche come un'opportunità per esplorare possibili soluzioni per aiutare queste fragili società a sfruttare la tecnologia per migliorare la loro vita e forse salvare il loro futuro. Questo è un argomento abbastanza delicato perché bisogna evitare che la tecnologia venga introdotta in queste culture in modo arrogante e intrusivo. Tuttavia sono sicuro che un uso illuminato e responsabile di strumenti moderni potrebbe avere un impatto positivo in ogni ambiente.

Viaggiare solo

Come uomo e come progettista, ho sentito la necessità di sperimentare nuove situazioni e di abbracciare una maggiore diversità culturale per avere una comprensione più ampia del mondo. Essere solo mi ha spinto a immergermi in un nuovo posto senza reti di sicurezza. Ciò mi ha permesso di evitare il più possibile l'effetto "Hawthorne", in cui gli individui modificano il loro comportamento in risposta al fatto di essere osservati. 

Vuoi aiutarmi?

Ephemera nasce come progetto indipendente. Per me era importante rimanere libero da qualsiasi impegno editoriale che sarebbe derivato da una produzione più tradizionale.
Ora che il viaggio è finito, cerco editori e produttori interessati a produrre un libro fotografico e/o un film documentario, entrambi ancora in fase di realizzazione.

Sentiti libero di metterti in contatto!
– Angelo